NATALE ROBERTO PATRIZI (Agrà)

n-7-patrizi

Patrizi Natale Roberto (in arte AGRA’) è nato a Mondolfo (PU) nel 1941; da molti anni vive a Marotta; si è specializzatonell’arte della pittura murale (affresco) nel 1962 a Firenze, frequentando il Magistero.
All’esercizio di questa tecnica se ne affiancano altre che l’autore fa proprie: acquaforte, vetro, ceramica, tempera all’uovo, graffito.

Ha ottenuto numerosi riconoscimenti da parte di organi di stampa e l’interessamento della critica.

Tra il 1981 e il 1983 ha realizzato le caratteristiche “Finestre”, assemblaggio di suoi dipinti con infissi recuperati da vecchie case coloniche.

Insieme a Mario Giacomelli e Fide, ha compiuto dal 1986 al 1990 una serie di interventi artistici in luoghi aperti, nell’entroterra marchigiano.
Le opere dell’artista figurano in numerose collezioni pubbliche e private, in musei e gallerie, in Italia e all’estero.

La natura e la campagna costituiscono un tratto caratterizzante della poetica dell’artista. La sua sensibilità, maturatasi in modo personale a contatto con la spiritualità francescana, gli ha consentito di raggiungere un rapporto con la natura, costruito sulla convinzione che ogni forma di esistenza è calata dentro un progetto di salvezza.


Ha realizzato numerose mostre su tutto il territorio nazionale e all’estero, con circa mille presenze, e da dopo il ‘70, per invito, ha ricevuto numerose recensioni dagli organi di stampa e televisivi.
Le sue opere figurano nelle collezioni pubbliche e private, e in prestigiosi Musei.

Per la Chiesa di S. Giuseppe di Marotta, parrocchia nella quale vive, ha realizzato 3 vetrate, 6 grandi libri di legno a tempera, un grande pannello su legno in graffito (m. 4×5) raffigurante “La Pentecoste” e, ultimamente, una tempera intelaiata su pioppo in forma di croce racchiude il senso della vita, dell’inizio, della fine e dell’eternità.

____________________________________
Il curriculum completo dell’artista è stato pubblicato da:
Silvia Cuppini e risulta consultabile nella Biblioteca civica del Museo d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro – Venezia; e nell’Archivio della Biblioteca della BIENNALE DI VENEZIA ASAC. Venezia.

Stampa articolo